Esistono muffe buone e muffe cattive. Le prime le troviamo nel nostro amato Gorgonzola (penicilline) e ne sono un elemento di pregio; le altre invece sono un segnale di alterazione del prodotto e portano con sé tossine dannose da cui dobbiamo stare alla larga.
La muffa è un fungo che si sviluppa sugli alimenti freschi:verdure, frutta, ma anche carne, formaggio e pane. Cresce a temperature tra i 15 e i 30 gradi, ma a volte anche in frigo.
Quando ci si accorge che il cibo ha fatto la muffa spesso si elimina la parte deteriorata e si consuma il resto. In realtà la muffa degrada interamente il prodotto alterandone il sapore e l’aspetto.
Cosa fare? qualche consiglio:
1) I cibi umidi come la frutta succosa, salse, formaggi cremosi oppure ricotta o yogurt non andrebbero consumati se ammuffiti, neppure eliminandone la parte sciupata.
2) Le verdure con polpa succosa come i pomodori se ammuffiti non vanno consumati.
3) I frutti compatti come ad esempio le mele, se ammuffiscono, si possono consumare avendo l’accortezza di eliminare solo la parte deteriorata.
4) Il pane ammuffito andrebbe buttato via immediatamente. Il porta-pane potrebbe essere contaminato, quindi andrebbe sempre pulito, meglio se con aceto.
5) I cibi più compatti e i formaggi a pasta dura possono essere mangiati eliminando la parte ammuffita.
6) Frutta secca e spezie se presente la muffa non vanno consumate. Per evitare ciò si consiglia di riporle in una dispensa asciutta e arieggiata.
Che danni può provocare mangiare muffa e le sue tossine?
- Problemi gastrointestinali: mal di pancia,nausea e vomito.
- Problemi renali
- Intossicazioni al fegato (le aflatossine in particolare presenti nei mangimi, cereali, farina e latte)
- Reazioni allergiche.
Ricorda che una cattiva conservazione dell’alimento influisce sulla formazione della muffa.
Inoltre non dimenticare di pulire bene il ripiano del mobile o del frigo qualora vi sia stato appoggiato un alimento ammuffito, poiché potrebbero esserci ancora delle spore pronte ad attaccare un altro alimento.