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Notizie e curiosità

Cibo e DNA, curarsi con l'alimentazione

2018-03-15 10:07

Admin

Gli alimenti che ogni giornoportiamo a tavola possono avere un notevole influsso sul rischio di svilupparemalattie agendo sul DNA. 
In altre parole, il cibo influenzal’espressione dei geni a tal punto che negli ultimi anni sono nate diversediscipline dedicate a questo stretto rapporto che cercano di interpretare lanutrizione non più soltanto in termini di calorie ma anche di salute. Una delle più importanti discipline che si occupa di studiare il rapporto traalimenti e modulazione dell’espressione dei geni del singolo individuo è lanutrigenomica. Appare chiaro che la nutrigenomica non ha l’ambizione dimodificare il DNA, cosa per altro impossibile, ma piuttosto di far funzionarein modo diverso un gene modulando la capacità di produrre proteine. 
Questo vuoldire che, se la proteina è coinvolta nei processi digestivi, l’individuo potràassistere ad un miglioramento della capacità di digerire alcune sostantenutritive. Ma il grande obiettivo della nutrigenomicaè quello di capire e gestire in maniera proficua il legame profondo tra cibo emalattie cronico degenerative come il cancro, il diabete, le malattiecardiovascolari e l’Alzheimer. 
Come il cibo influenza il DNA così quest’ultimo può influenzare la rispostadell’organismo rispetto ad un determinato nutriente. Inaltre parole, due persone diverse possono reagire differentemente rispettoall’assimilazione dello stesso alimento. In questo contesto entrano in giocogli SNP, ovvero delle variazioni lievi nell’assetto genetico individualeassociate alla maggior parte delle patologie.
 Lo studio degli SNP è moltoutile poiché variazioni anche di singoli nucleotidi possono influenzare losviluppo delle patologie o la risposta ai patogeni, agli agenti chimici,ai farmaci e agli alimenti.
Per tale motivo gli SNP possono avere unagrande importanza nello sviluppo di nuovi farmaci e nella diagnostica, inquanto consentono di conoscere l’effetto che può avere un farmaco su unindividuo ancor prima della somministrazione, oppure, in termini dialimentazione, sapere quale cibo può farci male, e quindi, eliminarlo e ridurlodalla nostra alimentazione.

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