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Notizie e curiosità

ALLERGIA PRIMAVERILE AL POLLINE: tutto quello che c'è da sapere!

2017-03-09 22:11

Admin

ALLERGIA PRIMAVERILE AL POLLINE: tutto quello che c'è da sapere!

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Il contatto con alcuni alimenti vegetali in pazienti allergici al polline può determinare la SINDROME ORALE ALLERGICA, manifestazione che presenta fenomeni irritativi nel cavo orale e sulle labbra.

I sintomi sono: gonfiore alla lingua e alle labbra, prurito e difficoltà a deglutire. 

La sindrome si manifesta pochi minuti dopo il contatto con gli allergeni dell’alimento sospetto.  


Vediamo quali sono gli alimenti NON CONSENTITI:


BETULACEE:


  • Mela, pera, banana, nespola, pesca, ciliegia, albicocca, prugna, kiwi, lampone, fragola.

  • Carota, sedano, finocchio.

  • Prezzemolo.

  • Nocciola, noce, arachide, mandorle.

GRAMINACEE:


  • Sedano

  • Orzo, avena, mais, riso, segale, frumento.

  • Kiwi, anguria, pesca prugna, agrumi, melone, albicocca, ciliegia.

  • Pomodoro, bietola.

  • Mandorla, arachide.


CONSIGLI COMPORTAMENTALI:


  • Se mangiando questi alimenti avvertite prurito in bocca o in gola è bene interromperne l’assunzione.

  • Nei periodi a rischio attuare provvedimenti preventivi comportamentali e farmacologici che permettano di vivere all’aria aperta senza incorrere nei fastidiosi disturbi agli occhi, naso e bronchi.

  • Vi consiglio di viaggiare in auto sempre con il finestrino chiuso in modo da evitare di inalare pollini. Dotate l’automobile di un sistema di filtro per polline e ricordatevi di cambiarlo regolarmente.

  • Sarebbe bene usare occhiali da vista e da sole prima di andare al parco o fare passeggiate all’aria aperta. Quindi evitare di adoperare lenti a contatto.


CONSIGLI ALIMENTARI:


  • Provare a cuocere o riscaldare l’alimento che causa allergia. La maggior parte di essi perde l’allergene.

  • Provare a sbucciare il frutto poiché molti allergeni sono contenuti nella buccia.

  • Prestare attenzione alla conservazione del cibo perché aiuterà a ridurre i casi di contaminazione tra un alimento e l’altro.


RICORDA di chiedere sempre aiuto al medico di fiducia e al Biologo nutrizionista: ti indicheranno tutto quello che c’è da sapere in merito al tuo caso specifico!